Alice Bellagamba ha presentato il 28 Aprile il suo Cortometraggio “Last Chance” alla Casa Del Cinema di Roma come Film fuori concorso nella manifestazione “Tulipani di Seta Nera”.
Il corto (del quale potete vedere il trailer) della durata di 9 minuti girato tra Jesi e Roma ha avuto un ottimo riscontro ed ha segnato un felice debutto nella nuova attività della nostra Alice.
Il corto racconta una storia fantascientifica dove si immagina una escalation di fatti bellici che portano alla 3 Guerra Mondiale… una Guerra Atomica che provoca l’estinzione del pianeta a meno di uno scienziato che rifugiatosi nel suo bunker-laboratorio sta lavorando ad una pozione rigenerativa con la quale riesce a riportare in vita da uno stato vegetativo un uomo ed una donna.
I due umani si svegliano, si avvicinano e si lasciano trasportare da una danza con la quale si conoscono, corteggiano fino ad arrivare ad un accoppiamento che porterà alla nascita di una nuova vita.
Dopo la proiezione è seguita una interessantissima Intervista dove Alice ha spiegato che la sua idea è nata dalla preoccupazione per la nostra abitudine a convivere con fatti gravi che ci può portare a sottovalutare le quotidiane reazioni a catena violente che porterebbero la specie più evoluta della terra non a preservarsi, ma ad autodistruggersi.
Ha raccontato che ha sintetizzato l’escalation alla guerra con 4 diversi “media” (tablet, TV, Carta Stampata e Radio) che comunicano queste reazioni a catena a 4 diverse specie etniche che significano la globalità della catastrofe e come ha voluto significare che la “salvezza” sta nell’arte “COREUTICA” (la sua arte della danza) e che porta ad una speranza di “Rinascita”.
Nella sua intervista ha spiegato come ha scelto il co-protagonista Francesco Loschiavo per motivi estetici ed espressivi e di come ha lavorato con lui girando la coreografia 40 volte nel freddo marchigiano di Dicembre a piedi nudi ed abbigliamento intimo e lo scienziato (Emiliano Bengasi) con il quale ha provato in modo maniacale espressione e camminata nei minimi dettagli.
Il finale, che per gli intervistatori è aperto, forse non lo è, visto il suo obiettivo di raccontare catastrofe ed il successivo rifiorire della specie… aperta invece è la possibilità di rivedere Alice nel nuovo ruolo di regista visto che ha confessato che già lavora su nuove idee.
Una intervista matura e profonda dove Alice ha anche colto l’occasione per mostrare la propria personale riconoscenza verso tutti i professionisti che vi hanno lavorato.
Complimenti Alice … OTTIMO DEBUTTO ed AUGURI per il FUTURO.