In salotto da Luca

"La volta scorsa alla Mondadori per "Vai" sono andati meglio i fan che sono entrati per ultimi…
La frase che Virginia mi aveva ripetuto più volte, l’avevamo recepita e fatta nostra…
Eravamo Virginia, Saretta e l’amica, Samiii ed io e ci aveva raggiunto Irene che aveva preferito per una volta una lezione di Luca a quella universitaria prevista.
Quella frase ci aveva fatto scegliere (per una volta nella vita) di farci piano piano saltare nella fila e di metterci nelle ultime posizioni.
Probabilmente davanti c’erano delle Luchine e nelle posizioni centrali delle ammiratrici meno "ultrà" di noi (definizione di Irene).
Quando Luca scende le scale (lo avete visto) siamo tutti emozionati e non riusciamo a fargli capire il nostro calore, perchè con i CD in mano non possiamo applaudire, ma lui lo capisce e riprende in modo scherzoso il presentatore.
Come riprende in modo scherzoso anche le fan che tengono un cartellone al contrario …
Vediamo un Luca disteso e quando canta "L’Infinito" lo fa tranquillo e rilassato nonostante la cassa acustica (che serve al cantante per "sentirsi") sia troppo lontana.
… ma d’altra parte lo avete constatato e sentito anche voi nel video…

Si passa alla parte "privata" Autografi e foto.
l’ambiente è ampio e la musica del CD "L’Infinito" è in sottofondo, soffusa al punto giusto da fartela godere, ma da non coprire il chiacchiericcio del nostro gruppetto che prepara i libretti dei CD da farsi autografare e le domande da porre.
E proprio l’ambiente e la compagnia ci fa passare il tempo dell’attesa. Solo quando iniziamo ad aver timore che stia per finire il tempo a disposizione per i fans, ci mettiamo ai nastri di partenza e chiediamo di salire tutti e 6.
Se salissimo da soli probabilmente Luca di dedicherebbe molto più tempo "singolo", ma scegliamo di salire come gruppo, anzi come una "famiglia".
Quando tocca a noi ci presentiamo come forum e Luca ci accoglie come se aprisse porta di casa sua.
E quando varchiamo quella porta troviamo un salotto, il suo salotto ed è come se ci accomodassimo sul suo divano e sulle sue poltrone.
Ci sorride e riconosce qualcuno di noi. E’ tranquillo, non ha fretta e capisce dalle nostre domande che ha aperto le porte di casa sua a persone fidate.
Mostra la sua generosità parlando di "Siamo noi" che vuole regalare a tutti, mostra la sua familiarità parlando di Mario ormai guarito, mostra la sua quotidinità parlando di Pimpi


 

mostra la sua attenzione per quella copertina già autografata dalla sua Alice e mostra il suo interesse verso i fans chiedendoci quale canzone ci piace e sfogliando la copia del mio libercolo che gli chiedo di autografare sotto la foto di "Bella come sei" di Riccione.

Se non fosse stato per gli organizzatori, che avendoci visto ormai "comodi su quelle poltrone virtuali" avevano capito che avremmo ben presto ordinato tè e pasticcini, saremmo rimasti lì belli comodi comodi…
Cosa volevamo più dalla vita? Luca tranquillo ci rispondeva a tutto, le ragazze "godevano" della sua vista", la musica perfetta come in radiodiffusione …

Nonostante ci mettano fretta, Luca si fa fare le foto con noi ed io quando mi metto in posa gli faccio il gesto di numero 1 … lui sorride e fa il gesto dell’OK … Che bello!

Scendiamo soddisfatti e ci ritroviamo fuori sotto la pioggerellina felici … non di una felicità elettrica, ma di una felicità pacata di chi ha soddisfatto i propri desideri e di chi è stato a proprio agio.
Virginia e Saretta, che pochi mesi prima, avevano vissuto l’omologo evento per "Vai" sono sorridenti ed appagate … non riescono a credere che stavolta non è stato un "Autografo da catena di montaggio", ma un abbraccio che ti da un amico che ti saluta quando esci dalla sua casa… un abbraccio di un sentito "arrivederci"

E un piccolo arrivederci c’è stato … Saretta individua l’uscita laterale e lo aspettiamo 2 minuti lì.
Ci sono 4 fan che lo placcano e si fanno un ulteriore foto con lui. Noi scegliamo di rimanere lontano … non c’è ragione di disturbarlo ulteriormente.
Luca se ne accorge e rimane stupito di questo nostro rispetto ci guarda e sorride e quando sale sul taxi ci sente salutarlo e ci ricambia il saluto in modo assolutamente sentito e sincero.

… quando torno a casa rimettendo a posto i 4 CD che mi ha firmato mi accorgo che nell’ultimo a me dedicato mi ha scritto, anche se non si era subito ricordato di me (giustificatissimo visto che in 3 mesi ha girato più di una trottola), "A Zio Ale … un bacio grande … da nipote" … una bellissima dedica che mostra la sua sensibilità nel capire chi ha di fronte.

Grazie Luca per ieri

Grazie per averci fatto entrare nel salotto di casa tua…